
La prof.ssa Busani, mia insegnante di filosofia per un anno di liceo, donna di oltre 100 kg e di cultura sublime, tì definì durante una sua lezione "cane inverecondo".
Ora che gli anni del liceo sono lontani e che la maturità ha infuso in me la saggezza necessaria, comprendo il significato di quella sua affermazione.
Bocelli, cane inverecondo, taci. Ceco di merda.
Ceco nel senso di "abitante della Repubblica Ceca".
che emozione....
RispondiEliminasolo leggendo il titolo del post e non ancora il post stesso ho pensato alla busani,
agli ormai 10 anni che ci separano da quelle giornate,
a quelle lezioni che ora asolterei ma con diverse orecchie,
le adorate tirate contro il vaticano...,
tutte le volte che penso a lei mi viene in mente il suo odio viscerale e immotivato verso cose insignificanti. santa subito.
RispondiEliminapensavo che bocelli fosse slovacco.. mah..
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