domenica 13 dicembre 2009

chiudi il gas, prima di uscire

L'iprite è uno dei gas impiegati per la guerra chimica; è conosciuto anche come gas mostarda.
Fu utilizzata per la prima volta in Belgio, ad Ypres (da cui il nome), il 12 luglio 1917, durante la Prima guerra mondiale, per iniziativa dell'esercito tedesco; già l'anno precedente i francesi ne avevano preso in considerazione l'impiego, scartandolo per difficoltà tecniche: la produzione su scala industriale iniziò in Francia solo nel giugno 1918, e in Gran Bretagna nel settembre dello stesso anno. Inoltre, questo gas tossico fu utilizzato dall'esercito italiano in Libia contro i ribelli e, più sistematicamente, durante la guerra d'Etiopia, mietendo vittime tra soldati e civili.
L'iprite è liposolubile e penetra in profondità nello spessore della cute; dopo che gli strati superiori, ancora sani, sono andati incontro al fisiologico ricambio, si presentano sulla superficie cutanea le cellule colpite e non proliferanti, cosicché si aprono devastanti piaghe. Concentrazioni di 0,15 mg d'iprite per litro d'aria risultano letali in circa dieci minuti; concentrazioni minori producono le sopracitate gravi lesioni, dolorose e di difficile guarigione. La sua azione è lenta (da quattro ad otto ore) ed insidiosa, poiché non si avverte dolore al contatto. È estremamente penetrante ed agisce sulla pelle anche infiltrandosi attraverso gli abiti, il cuoio, la gomma e diversi tessuti anche impermeabili all'acqua.In caso di esposizione a dosi molto elevate provoca danni gravissimi all'apparato respiratorio ed all'apparato ematopoietico. Sono descritte anche forme di cecità da cheratite.

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