sabato 12 dicembre 2009

stefano bolcato

Stefano Bolcato, "le faremo sapere", acrilico su tela, 2007

Pupazzetti, mattoncini Lego e scorci di città in plastica ci guardano nel turbinio di colori delle tele di Stefano Bolcato. Mai come in questo caso l’apparenza inganna, perché dietro i sorrisi e i riflessi “cool” dei personaggi di questo pittore romano molto tecnico, si intuisce una realtà dura, e una non comune capacità di usare il familiare e la lente di ingrandimento per ottenere effetti perturbanti e metafisici.
Le scene dipinte da Bolcato si intitolano “Domenica”, “Le faremo sapere”, “Accordo”: un realismo quotidiano parallelo, nel quale sembra di sentirsi personaggi dei Sims, o formiche di una simulazione online (non a caso una delle sue ultime opere si chiama “Google Earth”). Lo spettatore è sempre chiamato in causa, anche per ragioni compositive (tagli ravvicinati e cinematografici).
Stefano Bolcato è stato protagonista di varie mostre personali e collettive, oltre che finalista in numerosi premi tra cui da ultimo il Premio Arte Mondadori 2008.
Il suo sito è http://www.stefanobolcato.com/.

Stefano Bolcato, "google earth", olio su cartone telato, 2008

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