venerdì 6 novembre 2009

decisioni irrevocabili/3

Si mette ad urlare per la calca forsennata e scalciante di candidati. Accorrono due inservienti con tanto di tesserino di riconoscimento e divisa con logo del parco; sistemano i sediziosi a bastonate. È incredibile, penso, di quali nefandezze si può rendere capace un uomo se è munito di un tesserino di riconoscimento.
-Come potete vedere, ce n'è per tutti i gusti. Pensate che abbiamo una sezione particolare dedicata agli ingegneri. Richiedono i miei servizi a centinaia. Gradite un cappio particolare? Di qualche colore particolare? Corda? Nylon? Un cappio griffato?
Ci scambiamo un'occhiata d'intesa. Gli comunichiamo che prima vorremmo fare un giro, per valutare meglio, insomma, per far coincidere le nostre esigenze e le possibilità economiche. Una curiosità: qual'è l'esatta correlazione fra il materiale e la velocità della soluzione?
-La juta è, diciamo, più avvolgente, confortevole, sensuale. La materia plastica è per chi ama le sensazioni forti, subitanee. Come dicevo, è tutta una questione di gusti.
-Avete riflettuto bene su quello che state facendo? Pensateci bene, cari clienti, se ritornate con due amici, una soluzione è gratuita – diffonde la voce robotica da un altoparlante, ed è un' offertona, ma solo per questo mese.
-Siamo solo noi due, e vorremmo combinare qualcosa di rapido..
-Ho quello che fa al caso vostro.
Si ferma davanti ad una postazione contrassegnata con il numero sette, dove un giovane ragazzo biondo aspetta il suo turno, sorridendo da ebete, accavallando la pelle del volto segnata da una rosacea eruzione cutanea. Ci saluta con un romanticissimo “arrivederci” e la sua voce suona come una cascata di Millepiedi Neri; sembra molto entusiasta di quello che si accinge a fare.
Intanto ho adocchiato una forca griffata Louis Vuitton che ha veramente una classe inconfondibile, uno charme che non riesco a ritrovare nelle banali forche che mi circondano. Sopra l'asse portante svettano le lettere LV come un monito, una aspirazione, un' intera scelta di vita. Attira il mio sguardo come una calamita. Chissà a quanto me la fa.
-Quella mi sembra un po' esagerata per voi – si è accorto cosa stavo puntando – ma mai dire mai, la vita è fatta per togliersi qualche sfizio.
-La voglio, voglio quella – dico deciso.

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